Progetti
Video sulla scuola dell'obbligo in Italia per alunni non italofoni
Come funziona il sistema scolastico in Italia? Quali servizi offre alle scuole il Comune di Firenze? Come e dove si possono avere informazioni per richiedere dei particolari servizi per le famiglie?
I video che trovate qui di seguito vogliono rispondere a domande e dubbi che spesso i genitori di bambine e bambini di origine non italiana si pongono e spiegano in varie lingue i principi fondamentali sui quali si basa il sistema scolastico italiano, i diritti e i doveri dei genitori. Aiutare le famiglie a comprendere e partecipare alla vita scolastica dei propri figli e a seguirli nel loro percorso di studi, è uno degli aspetti principali per garantire ad ogni studente di raggiungere il successo scolastico e realizzare le proprie aspirazioni. lik video: https://www.youtube.com/playlist?list=PLQwEJh6E8bRTJ5PiVYEdYbo9j2lnPBiTG
Il campione paraolimpico Lorenzo Bini incontra gli alunni del nostro Istituto
Rinascere e riscommettersi perché l’ultima parola sia quella della Vita
Educazione stradale, passione per lo sport, solidarietà. Per citare soltanto alcuni dei temi affrontati nel corso degli incontri con Lorenzo Bini. Atleta paraolimpico di nuoto e surf, formatore di Dynamo Camp, corteggiato di recente perfino da brand prestigiosi come modello e testimonial.
Tra solarità e consapevolezza duramente conquistate, guarda dritto negli occhi, snocciola perle di saggezza e interloquisce con i giovani adolescenti con empatia, humor e disarmante schiettezza. Chissà chi sarebbe diventato se il percorso degli eventi non avesse posto fine alla sua ‘prima vita’, consentendogli di viverne una ‘seconda’. Già… perché c’è un “prima” della carrozzina, con una vita da ‘bipede’ ordinaria e inquadrata, e un dopo… che non si riuscirebbe a spiegare senza il coraggio stra-ordinario (nel senso etimologico del temine) di un ragazzo che è riuscito ad abbattere i propri limiti e che tutti i giorni lavora per concorrere ad un mondo più inclusivo, occupandosi non solo della rimozione delle barriere architettoniche, ma anche dello scardinamento di quei limiti mentali, ben più pervicaci e radicati che sono in ognuno di noi.
Di sicuro, però, sappiamo chi è diventato dopo quell’incidente che lo ha visto diciannovenne riportare una lesione al midollo spinale, seppure prudente sul motorino, munito di casco, ma sfortunatamente travolto dal conducente di un’automobile. Dopo una lunga fase di metabolizzazione e di accettazione… la metamorfosi. Complice “l’elemento acqua” che gli ha permesso di rinascere come nuotatore e perfino di sperimentare in Italia, per la prima volta, tavole da surf da utilizzare solo con le braccia. La sua forza, la sua energia, il suo amore e l’attaccamento per la vita. Vita da diversamente abile ma così avventurosa da fare impallidire molti cosiddetti normodotati. Una sfida dopo l’altra, una medaglia seguita da altre, le nazionali, i mondiali, e un ‘ulissismo’ che lo porta sempre in giro per il mondo a conoscere e oltrepassare nuovi limiti, a “dare” ma anche a “prendere”. Giacché, per usare le sue stesse parole, “chiedere aiuto agli altri può arricchirci, renderci più umani, innescare scambi reciproci e proficui”. Banditi i pregiudizi, le paure, le convenzioni e financo le situazioni di comodo. Dal ruolo di informatico Telecom a tempo indeterminato infatti si licenzia per divenire istruttore di nuove generazioni in varie realtà tra cui quella virtuosa di Dynamo Camp, nata in un’oasi dell’Appennino Toscano che ospita giovani diversamente abili, le loro famiglie e non solo.
Svariate le curiosità dei nostri alunni che hanno riservato una calorosa accoglienza al campione, il quale, negli ultimi anni ha affinato le sue capacità comunicative e, nonostante i successi, non si è montato la testa. Pillole non di certezze svendute a buon mercato ma di speranze concrete e ancora un suo sogno nel cassetto… cantare “Ragazzo fortunato” di Jovanotti. In attesa che ciò avvenga (e sarebbe un messaggio forte e diretto per le nuove generazioni, di amore e rispetto della vita al di là di tutto), possiamo affermare che i ‘fortunati’ siamo noi ad averlo incontrato. Nell’imparare negli anni a prendersi fisicamente cura di sé, chissà se Lorenzo in realtà si sia accorto di prendersi cura di molte altre persone, conosciute e non, semplicemente attraverso il suo esempio e la sua testimonianza di vita.
Maria Valeria Sanfilippo
docente di lettere delle classi II D, III D e III B
Scuola Media “A. Manzoni”